Monday 18 June 2007

We're safe tonight


Siamo tutti salvi. Ora lo possiamo dire.
Sappiamo tutti cosa è accaduto a Mestre solo tre giorni fa. Heineken Jammin' Festival: festival interrotto a causa di una tromba d'aria che si è abbattuta sulla location e ha causato ingenti danni alle attrezzature. Alcuni ragazzi sono rimasti feriti, fortunatamente nessuno è morto. Fortunatamente.
I giornali stanno gonfiando ciò che è accaduto e lo stanno tramutando in una specie di tragedia. Fortunatamente, ripetiamo FORTUNATAMENTE, la tragedia non c'è stata. Se solo la tromba d'aria ci fosse stata solo qualche ora dopo, la tragedia ci sarebbe potuta essere. Se tutto ciò che è successo ha fatto finire diversi ragazzi in ospedale e ha reso inagibile il palco, provate a pensare a ciò che sarebbe potuto accadere se il fatto fosse successo solo qualche ora dopo...
E' lontano da noi puntare il dito contro qualcuno, ancora si hanno poche informazioni a riguardo e sono già state preposte persone che sapranno constatare e decidere se tutto questo poteva essere evitato e su chi, eventualmente, ricadrà la colpa.
Con questo comunicato vogliamo solo far riflettere tutti i Jammers (e non solo) su quanto potrebbe essere accaduto. E' inammissibile che per una tromba d'aria (che non andava a 200 Km/h come sostiene qualcuno) si sia dovuto sospendere un festival, si siano fatte tornare a casa 30.000 persone, si siano fatti muovere tanti ragazzi dal centro Italia e dal sud Italia per poi farli tornare nelle loro case, sconsolati, tristi e perplessi.
Serve a ben poco il box pubblicato ieri su 'Il Corriere della Sera' a cura di Mario Luzzato Fegiz nel quale si analizzano 'concerti andati male' in Italia negli ultimi trent'anni ad opera di alcuni deficienti che non avevano di meglio da fare che sabotare i vari shows (esempio: persone che hanno sfondato le entrate per un concerto di Renato Zero negli anni Settanta e che sono cadute da un ponticello, bilancio: un morto ed un paralizzato). Con questo articolo che cosa si voleva fare? Solo far passare questo fenomeno atmosferico come una cosa del tutto imprevedibile e non arginabile. Tale articolo si conclude cosi': "Il vero nemico del rock all'aperto resta il maltempo. Quando, come è accaduto ieri a Venezia, la gente cerca riparo proprio nei luoghi che si rivelano meno sicuri". E' incredibile come certi giornali, pare, ora facciano ricadere la colpa del fatto accaduto non solo sul tempo ma persino sul luogo dove i ragazzi si sono riparati.
INAMMISSIBILE.
Non è vero che, come riporta sempre 'Il Corriere della Sera' intervistando il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, se l'evento si fosse tenuto a Imola sarebbe successa la stessa cosa. Non servono certo scienziati per comprendere che una città come Mestre sia ben più esposta a fenomeni di questo tipo rispetto a Imola.
Con questo comunicato intendiamo spronare i ragazzi presenti a Mestre non solo a lamentarsi del fatto accaduto, dello show cancellato, ma anche a non chiudere gli occhi davanti a tutto ciò che è successo e a dimenticarselo ben presto.
Per poco si è sfiorata la tragedia. Cosa sarebbe successo se la tragedia fosse realmente accaduta?
Ci sarebbero stati morti, come prima cosa. I Pearl Jam, chissà, forse si sarebbero divisi, il rock sarebbe stato visto di nuovo come un demone, come veniva additato da tantissime persone solo pochi anni fa. Cosa si può fare? Non è facile da dire, ma con questo scritto speriamo vivamente di spronare gli addetti ad indagare sul fatto e a fare tutto il possibile per capire bene di chi è stata la colpa di tutto questo. Non si può dire 'ah, che tempo di merda', questo non si puo dire, cazzo. Per lo meno, non si può dire solamente questo.
Speriamo che questo comunicato serva a far in modo che tutte le pratiche siano svolte nel MODO PIU' ACCURATO POSSIBILE per EVITARE, in futuro, che si ripropongano fatti del genere.
Ai nostri occhi pare che si sia fatto di tutto per fare apparire questo festival visivamente 'bello'. Creando un parallelismo: è come se uno prende un veicolo per affrontare un lungo viaggio. Lo lucida, lo lava, lo rende 'bellissimo' ai suoi occhi e agli occhi delle persone che lo vedranno. Poi, quando è in strada, una gomma si buca perchè era una gomma vecchia. Non si può prestare attenzione solo all'esterno, alla bellezza esterna, atteggiamento tanto in voga in questi anni. Come prima cosa si deve rendere il veicolo il piu' sicuro possibile.
Speriamo, quindi, che tutte le indagini vengano svolte nel miglior modo possibile e che se ci saranno colpevoli vengano, giustamente, puniti. Speriamo che non ci si comporti all'italiana anche in una situazione del genere.

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