Monday 2 April 2007

Pagelle weekend a Roma (23-25 aprile 2007)

JOHNNY 5.5: Il voto è una media tra il 9 strameritato per essersi occupato di parte dei biglietti (con relativo Web check-in e rissa con gli altri passeggeri all'imbarco) e il 2 guadagnato in dirittura d'arrivo: domenica, incurante delle indicazioni raccolte da alcuni di noi (tra cui il sottoscritto), ci conduce alla fermata del pullman di via Giolitti, convinto che "Sul sito c'è scritto che passa di qui e poi guardate, ci sono altri che lo aspettano". Ovviamente il pullman transita dal lato opposto della stazione Termini, provocando una corsa disumana con borse e zaini e la seconda figura di merda dopo quella di venerdi notte. Chi è stato con lui domenica racconta di una marcia forzata che nemmeno gli alpini in ritirata nelle steppe sovietiche. Leader, a volte troppo.

CRINE 4: Si diceva, nel corso di Czestochowa 2004, di un personaggio insopportabile, che altro non fece se non lamentarsi. Signori, ecco a voi la sua degna controfigura. Il nostro buon Crine ha un cuore d'oro e una disponibilità smisurata, eppure se lo dimentica di continuo, passando invece i minuti a intonare un borbottio perpetuo innescato da ogni minimo particolare che non gli gira bene. L'aereo in ritardo, i troppi chilometri per le strade di Roma, la fame, gli inglesi in piazza San Pietro (ma qui ha totalmente ragione); si consola unicamente davanti a un bel piatto di qualsiasi cosa: sabato ha divorato tre porzioni di calamari fritti, per la modica cifra di Euro 35. A pranzo. Si lamenta così tanto che il confessore del Pantheon lo massacra a colpi di cazziatoni. Se non è sofferta, non ci va bene.

BETTY 6.5: Semi-nuova nel gruppo, essendo apparsa lo scorso settembre in qualità di testimone al matrimonio della Mary. Appare sempre un po' stanca e un po' tirata, ma alla fin fine asseconda tutti senza disdegnare di esprimere la sua opinione su itinerari e altro, risultando di buona compagnia. Chiude l'esperienza scambiando numeri di telefono e appuntamenti sinceri a tutti, come ci si auspicava. Da reincontrare.

VALENTINA 5: Più che altro, vogliamo giustificarla in parte, perchè certamente il suo carattere schivo non la aiuta a socializzare come per esempio riesce immediatamente a un Mitch, solo per citare. Eppure, la ragazza può e deve assolutamente giocarsi di più. Non sono tanto le poche parole, quanto la totale assenza di un giudizio su qualsivoglia proposta che emerge dal gruppo. A lei va sempre bene o non va mai bene, a seconda del parere di chi in quel momento le sta di fianco. Siamo convinti che col tempo migliorerà. Si guadagna almeno il 5 infiammando la domenica: pastura terribilmente già dalla cena di Trastevere, continua imperterrita sul volo di ritorno e offre un passaggio alla sua preda; finisce in tragedia, perchè la sua macchina è al piano inferiore dell'Orio Center, il quale alle undici di sera è tombato come nemmeno le Catacombe. Se sia arrivata a casa non lo sappiamo ancora.

GUIDO 6: E' sempre un gran piacere girare con questo cremasco ormai trapiantato nella cultura varesina: il ragazzo ha sempre la voglia di stupire, non si tira mai indietro di fronte a niente e spesso incanta le folle con battute di assoluto livello. In questi giorni però l'abbiamo notato leggermente spento, forse per l'assenza della fidanzata, alla quale ha cercato di sopperire facendo il simpatico con la cameriera dell'Autogrill di Orio al Serio, peraltro bruttissima. Anche lui partecipa all'allegra storta in attesa dell'aereo, ma sempre mantenendo un certo riserbo. Appannato.

PIPPO 7: La stagione calcistica è terminata, affondata da problemi enormi e probabilmente irrisolvibili. Lui non si fa piegare dalla carriera stroncata per cause esterne, e trasferisce la sua verve nel weekend romano. Si pone come alternativa ciceronesca a Johnny, denigrando il Time Elevator e organizzando un giro che in due ore tocca tutti i punti fondamentali della Roma turistica. Non contento, guida il trio delle meraviglie (con lui Ciccio e la Rachele) che partecipa all'Angelus, vede il Papa da cinque metri e visita San Pietro e la tomba di Giovanni Paolo II la domenica. Cresce alla distanza, e raggiunge il sette pieno quando stampa i biglietti del ritorno in un locale che sicuramente fungeva da copertura al traffico di organi, a giudicare dall'odore emanato dalla sala computer. Peccato abbia il vizietto di illudere la gente e di essere leggermente ambiguo e malizioso. Lecco - Pavia - Varese una faccia una razza.

RACHELE 7.5: Premessa d'obbligo: non è mia intenzione provarci con lei, pensiero che sarà venuto a molti vedendo il voto. Puntini sulle i, visto l'andazzo. Sorpresa piacevolissima. Si presenta come amica di Pippo e rivela subito una verve incredibile, fin dall'attesa eterna in aeroporto. Ride, scherza, si integra alla perfezione nel gruppo delle ragazze e non solo. Capisce e condivide al volo l'ironia varesina, e ci aggiunge l'innata capacità di insultare la gente con il sorriso sulle labbra. Fa parte del trio dell'Angelus, probabilmente vincerà la scommessa della domenica e in tre giorni arriva a dire che la vitalità di Varese distrugge Lecco tre a zero. Grazie, è assolutamente vero.

MARY 6: L'impressione è che si perda nella pioggia del sabato, tanto è silenziosa e quasi invisbile. Eppure c'è, e ogni tanto taglia in due l'aria con le sue battutacce al veleno che ci fanno dire ogni tanto ne abbiamo bisogno.

BRUNO 8: Bruno è Bruno. E' il Reverendo, il Bluesman, l'uomo delle sette regole. Semplicemente necessario al gruppo anche quando cammina in silenzio con la sua falcata da tre metri al passo. Ogni altro commento sarebbe superfluo.

INGRA 3: Non se la prenda a male: il suo voto è tutto figlio della partenza anticipata per Londra, la domenica all'alba (se non prima). Evidentemente deve aver ripensato all'esperienza del 3 giugno, quella dei piedi sanguinanti e dei 40 chilometri in una notte, il che gli ha fatto dire "meglio svegliarsi alle cinque e scappare in Inghilterra". A qualcuno è parso tradimento.

PAOLO 9: Imprescindibile. Altro che Toni, che può reggere da solo il peso dell'attacco: lui, senza l'aiuto di nessuno, tiene in piedi una serata e la trasforma in un delirio. Una volta accesa la miccia, l'esplosione è garantita. Esempi? Dà il là all'ubriacatura del venerdi sera, con frasi tipo "Nemmeno gli hooligans prima di andare allo stadio sono conciati così" o "Qualcuno voleva salire sull'aereo a petto nudo"; monta un caso di politica internazionale quando gli sequestrano il suo box igiene, dichiarando che "ho viaggiato con il cellulare acceso, però mi hanno fottuto lo shampoo"; tocca l'apice a Trastevere, con il tormentone di Jim Morrison, che alla terza volta è già scontato, eppure la gente si cappotta sempre di più. Con lui non si può far altro che vomitare dalle risate. Come se non bastasse ci aggiunge la perla del Ciampino-Orio quando, in stato vigile per il 5% del viaggio (tre minuti), impazzisce quel tanto che basta e si inventa la riesumazione a sedici anni di distanza di QUEL famoso colonnello, riportandoci in un amen ai fasti di "Tu mi stai TALMENTE sul cazzo che sono ANNI che ti sto aspettando". Grazie.

PIOPPA 10: Ed eccolo, l'episodio che scatena i cronisti. C'era bisogno di Pioppa da Civitanova per aggiungere il pepe mancante al weekend. Si presenta in coppia con Paolo, ed è uno spettacolo, viste le sue doti di cabarettista marchigiano che ha sempre la risposta (giusta) pronta per tutti. Eppure sarebbe da sette e non di più se non facesse esplodere la bomba del gossip quasi con nonchalance. Quanto c'è di vero? Di sicuro, al ristorante sabato sera, a Campo de' Fiori, a Ciampino e sull'aereo l'hanno visto tutti; di sicuro, almeno nove persone possono testimoniare di averlo visto andarsene da Orio al Serio in dolce compagnia. Solo il tempo ci dirà se le previsioni erano esatte; nel frattempo, lo ringraziamo per averci allietato inserendo l'imprevisto in una tre giorni che si stava chiudendo senza il botto; e gli chiediamo: che fine ha fatto il sigaro che ti stavi fumando sceso dall'aereo?

MITCH 2: Ha atteso il weekend romano con trepidazione e ansia, tutto nell'attesa di mostrarci, FINALMENTE, il posto in cui suda e lotta tutti i santi giorni, peraltro da solo. Ha millantato giri pazzeschi per la Città Eterna. Ha dichiarato di conoscere Roma alla perfezione e di non vedere l'ora di dimostrarcelo. Ovviamente gli crediamo sulla fiducia ma, alla prova dei fatti, altro non ha fatto se non accodarsi ai promotori di un Time Elevator che nulla ha da spartire con la Roma che noi avevamo in mente. Le scelte sono personali e non si discutono, eppure resta l'amaro in bocca. Anche il sabato di Trastevere non assume troppo l'iniziativa: gira per i locali come se fosse un turista qualsiasi, affidando al caso la scelta del ristorante. Il voto si alza di mezzo punto, perchè comunque ci ha presentato due personaggi in cerca d'autore assolutamente di spicco. Soprattutto, Angelone, che in due minuti ha esclamato sessanta volte (contate) "Eddai, Michelone!". Carisma comunque.

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